IMPARARE A DISINNESCARE I CONFLITTI DI COPPIA

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imparare a disinnescare i conflitti di coppia

Come si risolvono i problemi di coppia? L’elemento che più di tutti permette alla coppia di non danneggiarsi irrimediabilmente è proprio il saper disinnescare. Fare quel passo indietro nelle discussioni in modo che non esploda l’ira che spesso porta a dire cose difficili da dimenticare.

Uno dei due deve fare un passo indietro. Ma stando attenti a non cadere nell’eccesso opposto: che sia sempre la stessa persona a fare un passo indietro. In quest’ultimo caso ci potremmo trovare di fonte ad un comportamento di dipendenza e sottomissione.

Saper disinnescare i conflitti significa rinunciare “a fare punto” nella lotta di potere, un punto che spesso costa caro a se stessi e agli altri. La lotta di potere annulla l’essenza della coppia perché ci porta a vedere l’altro come un nemico da sconfiggere! Rinunciare alla lotta di potere è il primo passo per iniziare a risolvere i problemi di coppia.

Imparare a disinnescare i conflitti di coppia non è affatto facile. Spesso capita che invece di disinnescare, mettiamo benzina sul fuoco. E’ più naturale, perchè forse pensiamo che cedere sia da vili. Oppure perchè la nostra cocciutaggine di essere nel vero, sia la spinta per rimpinguare quel fuoco e che debba essere l’altro a gettarvi acqua, dimostrando così che la ragione era la nostra, e suo invece il torto.

Imparare a risolvere i problemi di coppia disinnescando i conflitti non significa necessariamente rifuggirli

Disinnescare un potenziale conflitto non significa necessariamente rifuggirlo, evitarlo, bypassarlo, nasconderlo. Il conflitto può essere costruttivo e necessario (Vedi anche: Coppia: la comunicazione efficace). Ma tra adulti, disinnescare un conflitto, può portare a trattare l’oggetto della controversia in modo più distaccato, forse anche più sereno, sicuramente più positivo. Si toglie all’argomento di discussione la fiamma, per mantenere la struttura, si disinnesca l’esplosione (che è la conseguenza) e si tratta l’ordigno che non è più in grado di uccidere. Questo non significa che viene tolto il dolore, perché quello probabilmente dovrà essere attraversato, ma se non altro non si morirà sul campo (rendendo il confliggere una sterile lotta di supremazia, appunto).

Vedi anche:

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Dr.ssa Cinzia Frontoni

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