LE COPPIE AI TEMPI DEL CORONAVIRUS

coppie in quarantena

Come stanno vivendo le coppie ai tempi del coronavirus? Il virus ha modificato la regia amorosa e relazionale, obbligando le varie coppie a rivedere il proprio equilibrio. Il coronavirus, in maniera altamente democratica, ci ha portato via tanti tasselli davvero  importanti per la nostra vita. Li ha temporaneamente derubricati dal nostro quotidiano, mettendo a dura prova anche l’intimità e l’affettività.

Tutti noi siamo stati deprivati dal contatto fisico con i parenti, gli amici e a volte persino dalla persona che amiamo. Molti infatti sono lontani dai propri affetti che magari vivono in altre città e da settimane non possono incontrarli.

Il virus ha modificato la regia amorosa

Il virus ha modificato la regia amorosa dei nostri incontri e ci ha impedito di fruire dell’intimità e del partner, dei baci e dell’altro.

I gesti che solitamente comunicano più di mille parole, in un momento di carestia sensoriale e di evitamento fobico dell’altro, devono stare a riposo e lasciare il posto alle parole e alla prudenza. Oggi, dimostrare quanto provato senza baci e carezze, e per di più a distanza, diventa faticoso e complicato. Le parole devono prendere il posto degli abbracci e dei baci e cercare di surrogare l’intimità temporaneamente negata e procrastinata. A volte perché l’altro non è raggiungibile, altre volte perché, in un clima intriso di preoccupazione e ignoto, molte coppie fanno difficoltà a lasciarsi andare a momenti di intimità.

Le coppie e i nuovi equilibri dopo il coronavirus

Le coppie in crisi

C’è altro dato che riguarda le coppie precedentemente in crisi: alcune implodono, altre ritrovano un obiettivo comune. Le coppie che precedentemente erano in crisi in questa coabitazione forzata stanno esasperando alcune dinamiche distruttive. Sono aumentati i casi di violenza intrafamiliare tanto che i servizi deputati al sostegno delle vittime sono stati potenziati. In altre situazioni non si arriva al conflitto fisico ma la tensione è alle stelle e la solitudine tra le quattro mura diventa assordante. In questi casi è utile tenere attiva una rete esterna di aiuti: le chiamate con gli amici, con la famiglia o anche con uno psicologo. Poter esternare la tensione, la rabbia e la paura aiuta a non esplodere, ad abbassare la tensione e a sciogliere la morsa della solitudine che le coppie in crisi esperiscono costantemente.

Alcune coppie in crisi invece stanno meglio perché hanno trovato un capro espiatorio comune esterno alla coppia: il virus. In queste settimane, anziché combattersi a vicenda stanno trovando una nuova dimensione nella quale hanno individuato nuovamente un obiettivo comune: il superamento di questo momento di difficoltà.

Le coppie in sintonia

Le coppie che precedentemente al coronavirus avevano una buona sintonia comunque sentono rompere un equilibrio. Quella danza tra spazi condivisi e spazi privati dove l’altro non entrava, tra lo stare insieme e lo stare da soli, tra la condivisione e l’introspezione. In questa quarantena manca spesso lo spazio individuale, quello spazio dove ognuno di noi curava le proprie amicizie, il lavoro e i propri hobby. In quarantena per molti sembra difficile poter ricreare questo spazio singolo, così tanto importante anche per la salute della coppia. Era infatti lo spazio della decompressione, dell’introspezione, dell’arricchimento. Lo spazio dove ciascuno di noi aveva la possibilità di fare esperienze per poi condividerle, in parte o in toto, nella coppia.

La quarantena, soprattutto se vissuta in spazi piccoli, può generare ansia e stress perché rende difficilmente replicabile quell’equilibrio tra spazi condivisi e spazi individuali. Per questo è importante trovare comunque strategie che permettano di tutelare gli spazi individuali. Il proprio partner può diventare un ottimo alleato in tal senso: si può stringere una sorta di patto in cui entrambi si impegnano a tutelare lo spazio dell’altro e lo spazio condiviso.

Le coppie distanti

I fidanzatini o comunque tutti coloro che non convivevano col partner in questo momento vivono la forte mancanza dell’altro. La quarantena obbliga ad una lontananza straziante, resa appena tollerabile dalla tecnologia che permette comunque di vedersi e parlarsi. La distanza ha però anche un risvolto positivo: può fare da collante perché mette in luce la qualità del rapporto e dell’altro. La quotidianità, infatti, porta spesso a dar per scontate molte cose, che ora, invece assumono un significato diverso. La lontananza obbliga anche ad una maggiore comunicazione, ad uno scambio che forse, come mai prima, è più autentico e diversificato. La condivisione di desideri e emozioni in questo momento sembra più semplice perché tutti stiamo vivendo le stesse difficoltà. Il dialogo scorre quindi più fluido e l’empatia è maggiore.

E gli amanti?

Infine ci sono le coppie di amanti. Come vivono queste coppie la quarantena legata al coronavirus? Gli amanti, coloro che si amano ma che sono partner di altri partner, vivono la quarantena da coronavirus come uno strazio, un’ulteriore sofferenza che si va a sommare alle altre da “non scelta”. Una condizione di carestia di spazio e di tempo, rinchiusi in una casa ma con il cuore altrove, con l’impossibilità di poter trovare gli spazi anche se solo per un messaggio o una chiamata per via della coabitazione col partner e della paura di venire scoperti. Le giornate diventano interminabili e silenti: ricordano un fine settimana che stenta a diventare lunedì.

Vedi: Genitori ai tempi del coronavirus

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Dr.ssa Cinzia Frontoni

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