Come aiutare i bambini sensibili ad avere una marcia in più

Bambini sensibili-850x478

Iniziamo col dire che i bambini sensibili hanno sempre una marcia in più! Sono più in grado di altri di captare ciò che accade loro attorno, di intuire velocemente le emozioni altrui e hanno un’innata capacità introspettiva. Proprio per questo però possono essere fragili perché iperstimolati dagli input esterni.

Le caratteristiche

Un bambino ipersensibile percepisce più degli altri quello che succede intorno a lui, rimanendo spesso impigliato in emozioni e sensazioni forti che lo potrebbero rendere insicuro e aggressivo. Questo perché possono rimanere schiacciati dall’eccesso di stimoli.

Sono bambini che spesso hanno molte aspettative su se stessi pur apparendo insicuri all’esterno.

La rabbia che spesso esprimono in realtà nasconde la sofferenza che provano quando le loro aspettative vengono frustrate o quando le loro emozioni vengono ferite. Captando le emozioni con maggiore intensità, risentono ovviamente più di altri delle tensioni familiari e delle delusioni nelle relazioni sociali.

Bambino sensibile e rapporto col genitore

Quando si prende consapevolezza di avere un bambino con questa caratteristica, bisogna chiedersi se lo stile educativo è quello giusto. Infatti, essendo l’ipersensibilità un fattore ereditario, è molto probabile che almeno uno dei due genitori sia anche lui un ipersensibile. E questo può far sì che il genitore stia troppo addosso al figlio e lo metta al centro di tutto.

Ma per un bambino questo atteggiamento genitoriale non è sano: è un sovraccarico, un sovraeccitamento.

Altra cosa importante è non rapportarsi col figlio come se fosse un amico. Questo lo carica di un ruolo che è troppo pesante. Spesso, infatti, questi bimbi, proprio per la loro grande empatia, sono i depositari di confidenze di uno o entrambi i genitori. Un rapporto di questo tipo li carica di responsabilità che non dovrebbero avere. Come dico ad alcuni genitori in seduta, questi bimbi si sentono i compagni sostitutivi o gli antidepressivi di un genitore, spesso di quel genitore che si sente frustrato nella propria relazione di coppia o schiacciato dal lavoro. Questo spostamento di ruolo condanna il bambino ad un’esistenza infelice: lo obbliga a fare un passo indietro rispetto alle proprie esigenze al fine di soddisfare quelle del genitore infelice.

Disturbi alimentari, singletudine forzata e rabbia sono alcuni dei sintomi tipici di questi bimbi.

Cosa fare

Non stimolarli eccessivamente

Essendo i bambini sensibili molto sopraffatti dagli stimoli perché hanno una maggiore capacità , è importante limitare tali stimoli. Ad esempio non riempiteli di giochi e attività da fare durante la giornata.

Cercate di dare consuetudini fisse, regole e orari che forniscono ai bambini sensibili sostegno e sicurezza perché li aiutano a orientarsi e avere una regolarità.
Cercate anche di non iperstimolarli con l’alimentazione. Tenete presente che lo zucchero assunto in dose eccessive provoca irrequietezza e agitazione.

Come aiutarli senza sostituirsi

Dovete osservare vostro figlio con una certa distanza e chiedervi “Cosa è in grado di fare?”, “Dove ha ancora bisogno di aiuto?”.

Spesso i genitori di questi bambini sono portati a sostituirsi, ad anticipare le loro esigenze e difficoltà. Questo atteggiamento può essere errato perché spesso aumenta l’insicurezza del bambino. Un genitore troppo ansioso spesso non lascia il tempo al bambino per fare da solo: compie così un’ingerenza e genera in lui una sensazione di fallimento e impotenza perché conferma al bimbo l’idea che lui non è capace.

Qual è l’aiuto migliore in questi casi? Quello di sviluppare l’autonomia aiutandolo a fare da solo. Quindi ricordate: osservate, ma da lontano!

Ascolto

I bambini ipersensibili, che si sentono spesso incompresi, hanno bisogno di adulti in grado di rispettare la loro sensibilità e aiutarli a gestirla. Vogliono genitori che siano presenti e prestino ascolto.

Per dissolvere la paura del bambino basta prestargli ascolto, prenderlo in seria considerazione e rincuorarlo, così il piccolo finalmente riuscirà a rilassarsi e superare la paura. Inoltre più calmi vi manterrete e più si sentirà sicuro e fiducioso.

Per diminuire l’ansia di un bambino sensibile il genitore deve rimpicciolire prima la sua

Ma troppe preoccupazioni non faranno altro che indebolirlo. Se volete che cresca sano e forte e sicuro di sé, dovete dargli la massima fiducia e credere totalmente nelle sue capacità. La paura che avete per vostro figlio quindi può addirittura contribuire a far accadere ciò che temete!

Ad esempio: se una madre al parco vede il figlio arrampicarsi su un gioco e in preda all’ansia le urla “fai attenzione a non cadere!”, può trasmettere la sua ansia al figlio che magari finirà proprio per farsi male, non credendo più in se stesso e nella capacità di compiere l’impresa in cui si stava cimentando. Lo stesso vale per le litigare tra i bimbi. Un genitore non deve intromettersi, almeno che non ci siano scontri fisici importanti. Deve lasciare che il proprio figlio trovi in se stesso la capacità di confrontarsi e magari di chiarire con gli amichetti.

Rabbia e bambini ipersensibili

Spesso questi due elementi “vanno a braccetto”. Un bambino ipersensibile è spesso paragonabile ad una molla sempre carica proprio per la loro caratteristica di assorbire moltissimi stimoli.

Spesso, dietro le reazioni di rabbia di questi bimbi si nascondono frustrazioni, sofferenze e momenti di difficoltà. La rabbia, in questi casi, è un’ottima alleata per il genitore per capire che qualcosa non va. (Vedi: STIAMO IN ASCOLTO DELLE RABBIE DEI BAMBINI)

Evitate prediche, punizioni e commenti che lo agiterebbero di più. Cercate di stare calmi e reggere quel momento. Aspettate che il bambino si calmi per aiutarlo a capire che cosa è accaduto e che cosa può averlo portato a quella reazione. Aiutatelo facendo domande: “Cosa è successo oggi?”, “è possibile che ti sei arrabbiato perché……….?”, “Forse sei stanco?”, “è successo qualcosa con gli amici o a scuola?”.

Vedi anche:

No Comments Yet

Leave a Reply

Your email address will not be published.

Dr.ssa Cinzia Frontoni

SEGUIMI SU

linkedin 341x341

istagram 341x 388