COME GESTIRE I CAPRICCI DEI BAMBINI

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COME GESTIRE I CAPRICCI DEI BAMBINI? Quando i bambini fanno i capricci non bisogna urlare, è inutile e fa aumentare rabbia e capricci. Se noi urliamo, nel cervello del bambino aumenta la cosiddetta chimica della rabbia, cioè la produzione di sostanze dello stress, che lo fanno agitare ancor di più.

Al contrario, un nostro atteggiamento calmo e controllato smorza la rabbia del bambino e il suo cervello ricomincia a produrre ossitocina, che è l’ormone della calma e del benessere. Urlare è uno sfogo immaturo di un’ansia: un genitore che urla rappresenta agli occhi del bambino non un adulto competente da cui imparare a vivere, ma un compagno come tanti che ha perso la testa e il controllo!

Noi genitori siamo umani e un momento di rabbia può capitare. Ci sono momenti in cui il genitore è più stanco, più in ansia e può capitare che reagisca male con il bambino. Se perdiamo le staffe dobbiamo capire che non è stata una dimostrazione di forza ma di debolezza, un momento in cui ci siamo sentiti piccoli e impotenti e abbiamo avuto paura di essere soverchiati. E poi lavorarci su perché non si ripeta.

Dobbiamo aver fiducia nella propria competenza genitoriale .

Il più delle volte perdiamo la pazienza perché ci sentiamo vulnerabili e impotenti di fronte ai capricci del bambino. È invece importante avere ben chiari quali sono i principi e le regole che vogliamo far rispettare e avere il comportamento di una guida sicura e rassicurante, con voce pacata e decisa.

È importante fidarsi del fatto che la nostra parola pacata ha talmente tanta forza che non c’è bisogno di urlare per affermarla! Di fronte a questo atteggiamento di convinzione profonda, il bambino sente che l’adulto è competente e si lascia condurre, interrompendo il suo capriccio.

Si possono poi applicare delle tecniche che aiutano il bambino a modulare le proprie emozioni come quella del “semaforo rabbia“.

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Dr.ssa Cinzia Frontoni

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