Gli attacchi di panico possono essere definiti come una reazione esagerata del nostro corpo, a un lungo periodo di stress e di attivazione psico-fisiologica.
Possono essere molto spaventosi perché la persona, in quel momento, teme per la propria vita e oltre a provare una paura molto intensa, avverte sintomi fisici come batticuore, fiato corto, sudorazione, dolore al torace, vertigini, senso di irrealtà, ecc.
Un senso di mancamento, il cuore che comincia a battere in modo parossistico, il respiro che si fa affannoso: ecco come esordisce comunemente un attacco di panico: una delle forme più estreme e devastanti d’ansia. Le sensazioni variano e ciò che una persona sperimenta, potrebbe non essere la stessa per qualcun altro. Inoltre, la loro durata può essere mutevole (da pochi minuti a qualche ora), possono essere “eventi occasionali” o arrivare a costituire un vero e proprio Disturbo da Panico.
In ogni caso, il primo attacco, genera confusione e la situazione risulta comprensibilmente molto travolgente. Questo disturbo è estremamente debilitante e porta chi ne soffre a limitare la propria esistenza, le sue frequentazioni e le sue abitudini per evitare l’insorgere dell’attacco.
Cause degli attacchi di panico
Alla base degli attacchi di panico possono esserci diversi fattori ambientali e psicologici. In particolare:
- Predisposizione genetica – implica che alcuni di noi presentino delle caratteristiche e dei tratti, che ci rendono semplicemente più ansiosi.
- Esperienze di vita – Esperienze, situazioni che risultano essere particolarmente stressanti (per esempio una malattia, un lutto, un trasloco, un divorzio o ancora problemi lavorativi o economici). Eventi traumatici o incidenti nel passato, che possono compromettere la nostra salute mentale.
- Circostanze specifiche – A volte, dobbiamo affrontare situazioni che rendono ovvia l’ansia che proviamo e quando il problema scompare, svaniscono anche i sintomi.
- Abuso di sostanze – L’ansia può a volte essere un effetto collaterale della caffeina, di alcuni farmaci e dell’uso di alcol e droghe.
Trattamento degli attacchi di panico
Le ricerche dimostrano che, nei casi di attacchi di panico, l’effetto della psicoterapia può essere amplificato dall’utilizzo dell’ipnosi. L’ipnosi è una tecnica con cui si guida la persona in uno stato di rilassamento, durante il quale si è profondamente concentrati, consapevoli e più aperti a ricevere suggestioni. Grazie a questa condizione, la persona focalizza la sua attenzione, con l’aiuto di un terapeuta esperto, su pensieri o comportamenti specifici che vorrebbe cambiare. Attraverso immagini, suggestioni e parole di incoraggiamento viene guidato a visualizzarsi mentre, ad esempio affronta le situazioni temute modificando il suo comportamento.
Durante l’ipnosi, possono essere insegnate le strategie che permettono al paziente affetto da attacchi di panico di:
- gestire le sensazioni fisiche,
- lasciar scivolare i pensieri negativi
- ridurre i sentimenti di paura e preoccupazione
- imparare a calmarsi
- aumentare il senso di autoefficacia
Durante le sedute di ipnoterapia, si possono imparare anche tecniche di autoipnosi da praticare a casa tra una sessione e l’altra, per allenarsi. In questo modo, la persona sviluppa l’abilità di calmarsi, di gestire le sensazioni, i pensieri e quindi di far fronte agli attacchi ogni qual volta si presentino.