SESSUALITA’ NELLA TERZA ETA’

sessualità in terza età

Ci sono alcune sfaccettature dell’argomento sessualità di cui non si parla mai, quelle ritenute un po’ scomode, un po’ oscure.
Un po’ tabù. Ad esempio della sessualità nella terza età. Si pensa spesso che vecchiaia e sessualità siano agli antipodi. In realtà non è così.

Secondo quanto scritto sulla rivista Medicina Psicosomatica, studi in merito hanno rilevato che in un campione di individui tra i 70 e gli 80 anni, il 63% degli uomini e il 23% delle donne sono sessualmente attivi, dichiarando che la fruizione o meno delle pratiche sessuali dipende dalla presenza di un partner e dall’assenza di condizioni invalidanti [es. depressione, non autosufficienza].

Oltre all’insospettata alta percentuale, salta subito agli occhi anche il dislivello della percentuale uomini/donne. Sempre stando a dati raccolti in letteratura, sembra che le donne subiscano maggiormente un declino del desiderio sessuale come conseguenza di effetti fisiologici collegati all’età e alla menopausa. Purtroppo a volte per colpa di modificazioni organiche, il piacere viene sostituito da vero e proprio dolore. Non è vero però che con l’arrivo della menopausa si deve rinunciare ai rapporti sessuali! Semplicemente bisogna accettare il fatto che nel nostro corpo stanno avvenendo dei cambiamenti fisici e ormonali, e di conseguenza bisogna saperli accogliere e gestirli nel migliore dei modi.

Per quanto riguarda gli anziani signori, invece, il calo dell’attività sarebbe il risultato dell’interiorizzazione di errate credenze giovanili, dove il sesso viene visto esclusivamente come ‘sessualità coitale’, dove il numero di erezioni e la frequenza dei rapporti sessuali sono visti come unici indicatori di una vita erotica gratificante.

Sfatiamo qualche mito sulla sessualità in terza età!

Quest’idea riduttiva può condurre l’individuo a sviluppare inadeguate aspettative sulla propria funzione sessuale, una volta raggiunta l’anzianità e, quindi, a scoraggiarsi nella disillusione di queste.
In realtà le inevitabili modificazioni fisiologiche portate dal tempo che passa non rappresentano necessariamente un ‘declino’, quanto più una variazione del rapporto. E’ quindi importante vivere questo cambiamento non come la fine del periodo migliore della propria vita, ma come l’inizio di un’altra. Sicuramente la sessualità verterà maggiormente sugli aspetti della tenerezza e della pacatezza, andando però a garantire ancora la sensazione di unione e comunicazione alla coppia.

Si può avere una sessualità appagante anche in terza età, basta mettere appunto degli accorgimenti. In età avanzata aumentano i tempi per ottenere una buona eccitazione e quindi è fondamentale dedicare tempo ai preliminari. Questi ultimi possono anche servire ad introdurre “aiuti”, quali, ad esempio, i lubrificanti, come un gioco anziché come un momento che crea imbarazzo o che determina un’interruzione del rapporto.

Nel caso in cui l’uomo abbia necessità di utilizzare “la pillolina blu“è importante che la donna tenga presente una cosa. Le pillole che aiutano a mantenere l’erezione funzionano soltanto quando nell’uomo c’è un desiderio sessuale alla base. Spesso la donna ha invece l’dea che l’uomo non la desideri e che l’erezione sia legata soltanto all’aiutino che l’uomo ha preso. Per questo spesso l’uomo è costretto a prenderla in segreto pensando così di evitare contrasti. In realtà, se l’uomo non desiderasse la sua compagna, la pillola non funzionerebbe perché essa incide sul mantenimento dell’erezione e non sulla sua comparsa.

Terza età: le nuove prospettive in campo sessuale

Ad ogni modo, alcuni studi rilevano che negli ultimi 30 anni vi è stato:

  • un incremento della qualità e della quantità delle esperienze sessuali nella terza età
  • una diminuzione delle disfunzioni sessuali negli ultrasettantenni.

Sembra che questo cambiamento positivo sia dovuto a due fattori: un innalzamento del livello di istruzione/status socio-economico e da un globale miglioramento negli atteggiamenti verso la sessualità.

Ragionando in termini applicativi, sarebbe auspicabile sia la promozione di iniziative di educazione verso i temi della sessualità nelle persone anziane cercando di scalfire l’atteggiamento che considera il comportamento sessuale come un comportamento patologico anziché un naturale e sano bisogno che spetta anche alla persona lungo tutto il suo percorso di vita.

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Dr.ssa Cinzia Frontoni

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