PERCHE’ A VOLTE SI E’ TRISTI A NATALE?

Tristezza natalizia

In alcune ricorrenze della vita possano emergere sentimenti o emozioni apparentemente poco in linea con gli accadimenti del momento, legati ad eventi del passato complessi o problematici che, a suo tempo, non è stato possibile elaborare e che tendono quindi a riproporsi. Il Natale porta con sé un’alterazione dei regolari ritmi di vita, che ci espone a stimoli insoliti: c’è una sorta di costrizione alla felicità a ogni costo, sembra che a Natale si debba per forza essere allegri e gioiosi.
Subentra il senso di colpa per la mancanza di gioia perché ci si sente inadeguati rispetto alle nostre aspettative e a quelle degli altri. Per l’inconscio non esiste il Natale!

Non dimentichiamoci poi delle aspettative.

Prima del giorno di Natale immaginiamo che tutto andrà bene, che proveremo forti emozioni, che ci sentiremo più uniti agli altri, che tanti dissapori svaniranno, che finalmente gli altri avranno scelto i regali pensando ai nostri gusti e non ai loro e così via. Siamo quindi i registi di un film a lieto fine dove possiamo aggiustare a nostro piacimento ogni particolare. Quando poi arriva finalmente il Natale l’emozione è svanita. E’ un pò quello che accade anche per i viaggi: molto spesso l’eccitazione sfuma proprio mentre stiamo vivendo quell’esperienza! Molti hanno già trascorso la parte migliore della vacanza prima ancora di partire! l’emozione svanisce perché noi l’abbiamo già vissuta appieno nella nostra fantasia. Inoltre spesso la realtà non collima col nostro film (è un’aspettativa impossibile!) e quindi basta un dettaglio diverso per produrre in noi una certa delusione.
In tale modo però alleniamo il cervello a programmare la delusione. Più si programma più si rimane delusi perché ciò che controlliamo nella mente e nelle fantasie nella vita reale è fuori dal nostro controllo!

Cosa fare allora per affrontare la tristezza del Natale?

Forse dirci che abbiamo l’occasione di vivere due Natali: quello prodotto dalla fantasia e dal controllo e un altro Natale reale con svariati elementi a sorpresa! Poi se ancora siete tristi, permettetevi di esserlo senza per forza obbligarvi ad esternare una felicità autoindotta tanto faticosa da produrre. Come disse Rossella O’Hara: domani è un altro giorno! La felicità non ha un calendario prestabilito.

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Dr.ssa Cinzia Frontoni

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